La Madonna delle Milizie o Madonna a Cavallo
La data. La ricorrenza della Madonna delle Milizie cade l’ultimo sabato di maggio. La festa è iscritta al Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana (R.E.I.)1.
Le Feste del R.E.I. a Scicli. Le manifestazioni Sciclitane inscritte al R.E.I.: Cavalcata di San Giuseppe, Settimana Santa, Pasqua di Resurrezione, Madonna delle Milizie, Canzoncine dell’Immacolata.
Che cosa è la festa della Madonna delle Milizie. La festa ricorda uno scontro armato fra Normanni e Arabi accaduto nel 1091 e risolto a favore dei primi grazie alla comparsa della Madonna a Cavallo, che partecipa alla battaglia, unica Madonna guerriera della Cristianità. Notare che tradizionalmente gli Arabi venivano appellati “Turchi””
Eventi Collaterali. In concomitanza della Festa viene allestito un attraente mercatino di prodotti artigianali. Inoltre, quasi tutti gli anni vi è anche la Sagra delle Teste di Turco, dolce tipico sciclitano per eccellenza, con evidente riferimento proprio alla battaglia che ispira la festa. La Testa di Turco ha forma di turbante arabo, ripiena di crema pasticciera o ricotta vaccina dolce, viene consumata al termine della festa, al termine della rievocazione teatrale. La Testa di Turco si può definire “il trofeo dei vinti”, perché realizzato dai vinti e non dai vincitori, ovvero quegli arabi che introdussero le pratiche dolciarie nei territori che cadevano sotto il loro dominio e dunque anche in Sicilia. In ogni caso, si trova tutto l’anno nelle migliori dolcerie.
La Festa. Nel 1736 la Sacra Congregazione dei Riti decise che la festa di Maria Santissima delle Milizie, un tempo festa mobile, dovesse essere celebrata il Sabato prima della Domenica di Passione. Secondo una diffusa tradizione, riscontrata da diversi autori di opere storiche e religiose, quindici giorni prima della Pasqua del 1091 si sarebbe svolto, sulla marina di Scicli, uno scontro tra Ruggero il Normanno e l'Emiro Belcàne, miracolosamente risolto in favore dei Cristiani per l'intervento della Vergine. Mentre il Gran Conte Ruggero d'Altavilla e il Capitano normanno ispezionano la fortezza del Castello di Scicli, giunge la notizia del combattimento sulle coste sciclitane tra Sciclitani e Saraceni. Un eremita tenta di convincere l’emiro Belcane ad evitare
spargimenti di sangue e al re Ruggero non resta che dichiarare guerra con le parole: "Tu Vuoi guerra? E guerra sia!". La vittoria si deve alla Vergine Maria che su un bianco cavallo partecipa al combattimento e che pertanto rappresenta l’unica vera Madonna Guerriera della cristianità.
I Normanni vincono la battaglia e Ruggero e le sue Milizie rendono omaggio alla Madonna. Un Angelo canta in cielo le lodi di Maria e la vittoria dei Cristiani.
I luoghi, gli attori e le scene. Un palcoscenico monumentale viene montato nella piazza Italia, la più spaziosa di Scicli, contornata da palazzi barocchi e dalla Chiesa di San Guglielmo, patrono della Città. La Chiesa di San Matteo, da poco restaurata, sovrasta la scena e costituisce una grandiosa quinta seicentesca. Anche se più volte si è fatto ricorso a bravi e famosi attori per ricoprire le parti principali, le edizioni che più vengono ricordate sono quelle nelle quali hanno partecipato attori e personaggi locali, molto amati dal pubblico, la cui recitazione è resa carica dall’atmosfera che sono un artista locale può respirare e restituire agli spettatori. Memorabile la dichiarazione di guerra di Ruggero, l’arrivo degli invasori su una grande barca che sbuca dalle vie retrostanti, la discesa dal cielo della Madonna a Cavallo, evento che precede di qualche minuto il termine della rappresentazione. I costumi provengono da rinomati teatri.
La Chiesa della Madonna delle Milizie. Per commemorare la vittoria contro i Saraceni nel 1093 fu costruita una chiesetta votiva lungo la strada fra Scicli e Donnalucata, dotandola di una torre a difesa di eventuali nuove incursioni. La chiesa venne ricostruita ed ampliata nel 1391 e ancora nel
1721 da parte del Sacerdote Paolo Sammito. Sull'arcata della nuova chiesa fu dipinto il ritratto del Sammito e fu posta una lapide che recita tra altro le ultime parole pronunziate dalla Madonna a Cavallo accorsa in difesa di Scicli:... En adsum Civitas mea dilecta, protegam te dextera mea (“Ecco, io sono qui nella mia amata città, io ti proteggerò con la mia mano”). Nella Chiesetta è conservato il simulacro di pietra che rappresenta la Madonna col Figlio in braccio e viene mostrata, sopra un sasso, l'impronta della zampa del cavallo della Vergine, quando toccò terra.
Testi (IT) e Video
http://www.siciliainfesta.com/feste/festa_della_madonna_delle_milizie_scicli.htm
video sulla manifattura della Testa di Turco
Testi: libera rimodulazione dal testo reperibile sul sito comunale
http://www.comune.scicli.rg.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3329
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