Cava Tortone

Cava Tortone


“Cava Tortorone” - Comune di Noto (Siracusa).

Attività: Acquatrekking giornaliero – Bagno nel torrente  – Torrentismo* (con attrezzature per la discesa)

Prendetevi una intera mattina, compresa la sosta con bagno al laghetto terminale, per un cammino in acqua che vi divertirà senza sottoporvi a particolari difficoltà o pericoli oltre a quelli insiti all’acquatrekking  e al trovarsi in fondo ad una cava con le comunicazioni ridotte o impossibili in caso di bisogno. Siate sempre non meno di tre e seguite le norme
di sicurezza per l’Escursionismo

Descrizione. Il Torrente Santa Chiara è un affluente di sinistra del fiume Asinaro. Prima della confluenza dà origine alla Cava Tortorone, con pareti strapiombanti. Conclude il percorso una profonda marmitta dove farete un bel bagno; soltanto gli escursionisti esperti muniti di adeguate attrezzature da discesa potranno proseguire oltre.

Come arrivare al torrente. Si segue la SS 287, alla quale si può accedere sia da sud (Noto) che da nord (Palazzolo
Acreide). Procedendo da Noto verso Palazzolo,  il bivio per l’Eremo di San Corrado, che si incontra a sinistra, dista circa
4 km dall’Ospedale della città. Poco dopo avere imboccato la strada che porta all’Eremo, girerete a destra per la prima strada asfaltata, che seguirete sino al primo bivio, dove girerete a destra per lasciare le auto appena possibile.

Coordinate dell’incrocio fra la SS 287 e la stradella che porta all’Eremo: 36°56'5.80"N - 15° 3'34.80"E (v. figura). Coordinate dello slargo in discesa dove potrete  parcheggiare: 36°55'57.57"N -  15° 3'24.86"E – 323 mslm.
Da qui raggiungerete l’acqua in poco meno di 700 metri di cammino in discesa, incontrando il corso d’acqua a circa
273 mslm.

L’escursione sul torrente. Comincia ora il vostro acqua-trekking, con il percorso che si snoda nel fondovalle dove scorrono acque limpide e fresche, e che seguendo la corrente vi porterà  in circa 90 minuti al laghetto terminale. Il cammino è in acqua per l’intero percorso, anche se sulle sponde troverete, ma solo in due casi, passaggi che vi eviteranno un bagno completo, se proprio desiderate rinviarlo al laghetto terminale. Tranne che in questi due casi, le sponde non sono percorse da sentieri o comunque percorribili.

Nella marmitta l’acqua si versa con un breve piano inclinato e una gradevole cascatella finale.  A voi la scelta di fare scivolo con il sedere, oppure tuffarvi con cautela da una delle rocce sovrastanti oppure ancora raggiungere il bordo ovest del laghetto attraverso uno stupefacente cunicolo scavato, chissà da chi e quanto tempo fa, all’interno della parete calcarea che lo delimita. In ogni caso, massima attenzione nel praticarne il bordo, stante il pericoloso precipizio che si trova dall’altro lato e che rappresenta il pericolo maggiore dell’escursione.

Non dimenticate di lasciare indumenti di ricambio in auto e di portarvi dietro acqua e cibo, meglio se nella sacca impermeabile da acqua-trekking.

Associazioni culturali: Acquanuvena – Avola (SR) – www.acquanuvena.it

NOTA 1 - Chi vorrà andare al Tortorone dovrà informarsi autonomamente e non potrà in nessun modo riferire o addebitare eventuali contrattempi o incidenti a quanto riportato in questa scheda. Ricordatevi che una volta in fondo alla cava non potrete fare conto sui cellulari, perciò anche una banale storta può diventare un problema.

Altri luoghi per il torrentismo soft in Sicilia sud est: fiume Tellaro (Noto - SR), fiume Cavagrande (Avola - SR), Fiume Calcinara (Sortino – SR), Cava Prainito (SR) e altri ancora.