Cosa vedremo. L’Anello circumnaviga in senso antiorario un'area di notevole interesse ubicata nella porzione più elevata dell'altopiano posto a nord dell'abitato di Scicli. L'area contiene la Casa Mormina e il laghetto posto ad ovest dei fabbricati, la Necropoli e le cave di pietra calcarea usata per le macine dei frantoi, il Pozzo del Giudeo, la chiesa di San Biagio, oggi sconsacrata e malamente riutilizzata da un privato. Consente la vista delle Cave di Truncafila e di San Biagio, si connette con le piste ad est, per le miniere di pietra pece e l'Irminio, con quelle a nord, per i pozzi Irminio e per il Monsovile, ad ovest con lo sterrato che con sensibile pendenza sale verso Scicli o scende anch'esso all'Irminio, attraversando la pista di Pietrapalio. Al di là della SP 37 si connette poi con le stradelle secondarie asfaltate che portano a Donnalucata. Nel cuore dell'area circoscritta si vedono antichi oliveti (sul tratto asfaltato di accesso vi è infatti Booil Frantoio Fidone), carrubeti e seminativi che costituiscono il paesaggio agrario, insieme a fabbricati spesso semidiroccati, ma il più delle volte esempi di architetture rurali di un tempo che fu. Già oggi, con la traccia e il road book, pubblicati su baroccoslowcoast.it, è fruibile per tutto l'anno, basta scegliere le ore del
meriggio nei giorni più caldi e aver cura di non andare nei giorni seguenti le piogge se non ci si sente ferrati sui fondi scivolosi. Auspichiamo al più presto l'apposizione di appropriata segnaletica che possa facilitare la visita.
L’accesso al percorso è sulla SP 37 Scicli – Santa Croce. Al piazzale antistante l’Ospedale Busacca si pone lo zero del contachilometri e si segue la strada provinciale in agevole salita per 2,8 km, passando da 102 metri sul livello del mare a 219, con una pendenza media del 4%.
Coordinate utili.
Piazzale Ospedale Busacca: 36°47’38.09”N – 14°42’01.58”E Accesso itinerario: 36°47’51.42”N – 14°41’15.59”E
Come. Itinerario per mtbike o a piedi. Qualora a cavallo, è necessario non calpestare le vie che utilizzano pedoni e ciclisti in caso di fondo fangoso.
Il percorso (fra parentesi distanza progressiva e quota – sottolineati gli elementi descritti con schede aggiuntive e link). Giunti alla traversa della SP 37 che a destra porta alla contrada Giurdanella si azzera nuovamente il contachilometri e vi si accede, pedalando inizialmente in leggera salita. Dopo 2,2 km (253 mslm) pedalando sul sentiero ormai sterrato sulla destra si incontra la Cava San Biagio e al termine la pista perimetrale che scende verso la strada che porta all’Irminio e alle Miniere (2,55 – 238). Poco più avanti, sulla sinistra (2,70 – 256 e 2,90 – 264) due possibili accessi per le Case Mormina, raggiunte e superate le quali si incontrerà il laghetto. Torniamo sui nostri passi riprendendo la pista sterrata sempre in senso antiorario troveremo sulla sinistra una scivola dalla quale accediamo alla Necropoli (3,6 – 253), che i cui sepolcri si distribuiscono intorno ad un vecchio fabbricato semidiroccato. Al termine della visita, che colpirà anche i meno interessati e competenti, ci si dirigerà verso nord, passando per un ampio varco fra due aree contraddistinte da depositi costituiti da detriti calcarei di grosse dimensioni. In pochi sanno che esse rappresentano cave di estrazione di pietre che trasformate in macine per l’industria olearia furono reclamate in numerosi frantoi nelle regioni del mezzogiorno italiano. Puntiamo ora verso la trazzera delimitata dai due muretti a secco e se possibile vi pedaliamo dentro sin da subito, altrimenti dopo aver aggirato il piccolo fabbricato rurale in cattive condizioni. Al termine, una piccola divagazione a destra, per in mezzo ai fabbricati e dirigersi decisamente a sud. La strada improvvisamente torna asfaltata e – staccando il computerino della bici - compiremo una deviazione a sinistra (4,7 – 242) per incontrare, ancora a sinistra, il Pozzo del Giudeo, corredato di ingranaggi e canale pensile. Tornati sul percorso principale,
dopo 50 metri faticheremo a riconoscere nel fabbricato sulla sinistra la chiesa di San Biagio, oggi sconsacrata e piuttosto malamente recuperata all’uso agricolo. Procediamo ora verso un primo bivio (4,95– 238) e il secondo sarà con la SP 37 (5,4 – 233), sulla quale, svoltando a sinistra e pedalando perciò in direzione Scicli (sud est) incontriamo il punto di partenza dopo 6,25 km.